Il costume da bagno
- martinatorriani
- 16 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Il mio primo post lo voglio dedicare al costume da bagno. Un patema per chi non porta una taglia zero, un vero e proprio incubo mostrare troppo il proprio corpo in spiaggia fra una miriade di sguardi indiscreti.
Eppure, esistiamo anche noi e abbiamo il diritto di passeggiare in spiaggia, fare il bagno, giocare a beach volley e stare sulla sdraio senza vergogna per quello che siamo.
Fin da piccola ho sempre avuto gli occhi puntati addosso mentre ero al mare, il mio adorato mare, dove potevo sguazzare nell'acqua e ridere felice. Me l'hanno fatto odiare andare al mare, mi hanno fatta sentire inadatta, dovevo nascondermi e non mostrarmi. Per questo per anni ci ho rinunciato perdendo tante estati felici insieme ai miei amici e tante belle domeniche insieme a chi non aveva vergogna di stare al mare accanto a me, anche se ero in costume, anche se ero grassa. Sono due le occasioni perse che mi tornano sempre in mente e mi fanno dire quanto sono stata stupida: la mia nipotina al mare mentre gioca senza di me, e tutti i miei più cari amici che fanno aperitivo in spiaggia, senza di me. Basta rinunce e basta rinchiudersi in casa nascondendosi da questa società malata che non permette di accettarsi per quello che si è. Quest'estate tutte le volte che sono stata al mare o in piscina ( anche se poche per via degli impegni ) ho tenuto la testa alta e me ne sono fregata delle persone. Certo, non è stato facile e non lo sarà nemmeno le prossima volte, ma è già un inizio e ne sono fiera.
E per questa forza di espormi devo ringraziare il mio moroso, che mi ha fatto capire ( e continua tutt'ora perchè sono un po' dura di comprendonio :D ) che devo fregarmene di quello che pensa e dice la gente e devo pensare a fare le cose che mi rendono felice.
Marti
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